Nuovo aggiornamento da Alan D. Altieri - Spoiler Inside

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  1. Russell Kane
     
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    Hello, FB/Forum Gang:
    Nuovo, profondo ringraziamento a tutti Voi per la Vostra costante presenza e il Vostro fondamentale appoggio. Stiamo avvicinandosi a quota 1800, well, no small feat! Un altro grande grazie anche agli amici Alessio e Ernesto per l’assiduità e per l’attenzione che dedicano ai miei interventi web e non solo.
    Anticipazioni, in questa data del 4 novembre. Per cui, andando dritti sul (multiplo) bersaglio:

    -- “Città di Tenebre” (aka “Città Oscura 3”), molti di Voi mi chiedono qualche notizia riguardo a questo testo che chiude(rà) da un lato la “Trilogia di Los Angeles”, dall’altro lato fa(rà) da chiave di volta per la “Pentalogia delle Megalopoli”, saldandosi prima a “Kondor” quindi a “Ultima Luce.” Okay, so, here we go:
    Pressochè interamente strutturato -- ho ancora alcuni snodi narrativi nel third act da sistemare -- “Città di Tenebre” prende le mosse in un luogo che è la completa antitesi del macrocosmo post-metropolitano di Los Angeles. Ecco il luogo in questione:

    utahsaltflats01

    Oops, what the hell....
    No, non è Mare Imbrium sulla Luna bensì -- come spiega la didascalia in calce alla foto -- trattasi dei Bonneville Salt Flats, leggendarie pianure di sale nella Contea di Tooele, stato dello Utah. Perchè proprio questo luogo, nella cronaca grazie a corse a velocità supersonica e a bizzarri riti pagani? Perchè su una classified coordinate in questo gigantesco plateau alcalino, una coordinata a cinquanta miglia di nulla livido in ogni direzione, (non) esiste il Tooele Maximum Security (MX) Army Depot. Mai sentito? Okay, get this:
    Il Tooele MX Army Depot è sede del più potente crematorium del mondo. Una mastodontica fornace a 1500 gradi Celsius e in ambiente in depressione barica nella quale vengono (in teoria) inceneriti i prodotti più letali mai concepiti dalla mente (in)umana. Prodotti tipo nerve-gas (chimici) e super-virulenti (biologici).
    Per cui -- tornando all’incipit di “Città di Tenebre” -- in una notte nera come l’Ottavo Cerchio dell’Inferno, un singolo truck blindato attraversa i Salt Flats diretto appunto a Tooele MX. Di scorta, otto uomini della forza speciale conosciuta come SEAL-Team 11. A guidarli, you guessed it, il Capitano di Vascello Kurt Caleb Braden. Remember him? Okay, manco a dirlo, la stra-fetetissima Legge di Murphy è in ghignante attesa: tutto quello che può andare storto andrà storto nel momento più storto possibile.
    Dai Salt Flats, Kurt Braden -- unico e ultimo sopravvissuto della sua squadra -- inizia una death march che lo porta dritto nel ventre di “Los(t) Angel(e)s”, Kali-Fornia, luogo ancora più nero del Nono Cerchio dell’Inferno. Nel quale si ritroverà a fare i conti con una diversa squadra: la Serious Crime Unit/Distaccamento Pico Division, guidata da Alan Jericho Wolf. Remember him, too?
    Così, gli eventi dei Salt Flats finiscono a compenetrarsi con le indagini su un immane traffico di crystal-meth a LA. Dietro il quale potrebbe esserci il redivivo Darryl Eisengrad. Remember HIM, now? Solo che intanto la terra di Los(t) Angel(e)s trema. E continuerà a tremare fino al botto più grosso di tutti. That’s right: the BIG ONE is coming! Per cui, mentre Kali-Fornia diventa Kill-Fornia, Braden & Wolf devono formare un sodalizio impossibile prima che tutto quanto diventi... Necro-Fornia.
    Auff, che sparata. Non posso, ovviamente, rivelare di più. Sappiate però che tutti gli enigmi rimasti aperti da “Città Oscura” a “Città di Ombre” troveranno risposta. Scopriremo quale è la hidden agenda di Darryl Eisengrad. Scopriremo chi è lo Underground Man, l’enigmatico Uomo Sotterraneo che forse ha giocato nell’ombra fin dall’inizio. Tempistica per “Città di Tenebre”? Non chiedetemolo, my Heretics, con la valanga di traduzioni in arrivo a inizio 2013, proprio non me la sento di impegnarmi con una tabella di marcia. Mo’...

    -- “Magdeburg: La Via della Spada” (aka “Magdeburg 4”), il volume che chiude(rà) e completa(erà) la trilogia ambientata nella Guerra Eterna. Anche qui il lavoro di story-structure è pressochè a posto. Focale della narrazione (che credo di avervi già anticipato in un precedente intervento): come Wulfgar diventa Wulfgar.
    “La Via della Spada” prende quindi le mosse dalle nozze di sangue tra Karl Adrian, principe von Dekken, e Rowena Wilhelmina, principessa von Sonderheim. Se ricordate, il tetro evento in questione -- quintessenziale convitato di pietra dell’intera trilogia -- è descritto in flashbacks multipli tra “L’Eretico” e “La Furia”.
    Pur accoltellato alla schiena dal caro fratellino Reinhardt, Karl sopravvive sia alla lama fratricida che al trascinamento nel fiume sotterraneo. L’orgia di morte e devastazione che troverà tornando alla fortezza Sonderheim lo sprofonda in un delirio distruttivo e auto-distruttivo forse inestricabile. Karl von Dekken è ora una belva assetata di sangue: il sangue di Reinhardt von Dekken, in sangue di tutti quelli che commettonol’errore di mettersi di mezzo. Karl von Dekken vaga per la Turingia dell’anno di disgrazia 1611 armato di un’ascia rugginosa, lasciandosi dietro cadaveri di soldati mercenari variamente smembrati, deciso a smembrare anche il proprio fratello. Solo che non riesce mai ad arrivare a distanza di uccisione. Fino a quando un incontro fortuito e fortunoso (nonchè sanguinoso) cambia... tutto.
    Un gesuita crapulone, ubriacone e arruffone fà a Karl la classica offerta che non si può rifiutare: scortarlo con un carico d’armi da fuoco -- all’epoca erano proprio i gesuiti a gestirne il traffico, legale e illegale -- forse l’ultimo per molto tempo, fino a un luogo oltre l’ultimo confine del mondo, un luogo chiamato Terra delle Lacrime. Isole dove “la morte non è un evento: è una mistica.” Da qui, “attraverso le grandi steppe, al di là di montagne più alte del cielo, alla fine di deserti senza fine”, Karl Adrian von Dekken arriva nell’impero nipponico in piena Rastaurazione Meji, quell’isolamento storico e geografico post-guerre feudali che durerà per oltre duecento anni. Fino a un ennesimo anno di disgrazia, il 1825, quando l’Ammiraglio Frank Perry, US Navy, minaccia di farsi strada nel porto di Tokyo a forza di artiglieria. Inaugurando così la nefasta “politica delle cannoniere”, multiplo oops.
    Tornando a Karl von Dekken, l’impatto con la “aliena” cultura nipponica è peggio che duro. Quanto all’incontro/scontro con il lord guerriero (in disgrazia) Takeshi Yukinaga Yutani -- how about THAT last name now?... -- è molto più che profondo: è fulcrale. L’immagine che segue si riferisce a quello che forse è il più grande guerriero asiatico di tutti i tempi: il leggendario non-samurai Myamoto Musashi, a cui il personaggio di Yukinaga Yutani è ispirato.

    musashi01

    Così, attraverso un inesorabile, ineluttabile metamorfosi certamente marziale ma, prima di qualsiasi altra cosa, spirituale, il barbaro gai-jin Karl Adrian von Dekken si evolve in Wulfgar, guerriero-ombra in grado di dialogare con il vuoto. Eppure mai, neppure per un istante, in grado di sfuggire ai propri spettri.
    Narrato in prima persona, scandito da ricordi come torture e da incubi come tormenti, “La Via della Spada” è in realtà una storia a pochissimi personaggi. Nella progressiva costruzione del mistico guerriero Wulfgar, risulteranno fondamentali non solamente il sensei Yutani, ma anche Tamiko, letale ronin-donna, Sato, imbattibile assassino shinobi, Akira Tanaka, onnipotente Sho-gun imperiale. Ma è solamente nel rischioso sodalizio/rivalità con Jean-Jacques Donatien, Chevalier de la Deveraux, l’Osservatore, che il percorso di Wulfgar potrà trovare la propria catarsi.
    Ne “La Via della Spada”, scopriremo da dove vengono i cinque simboli degli elementi primari -- terra, acqua, fuoco, vento & vuoto. Scopriremo anche quale è la genesi della daikatana impugnata da Wulfgar, spada di acciaio nero popolata di “anime morte”. Scopriremo superando quali prove Wulfgar sarà finalmente pronto per tornare all’origine della sua stessa tenebra, così da consumare la sua vendetta, piatto che si serve non freddo ma gelido. Auff al quadrato per questa seconda sparata. Infine:

    -- “The man with the man with the football” -- non fatevi ingannare dal titolo a (pseudo) sciogli-lingua -- è l’articolo che condivido con tutti Voi in contemporanea assoluta con l’altra eccezionale gang eretica di carmillaonline.com. “Football” -- ma il calcio c’entra davvero? -- guarda in anticipazione alle elzioni presidenziali USA. Ricordate: Election Day è martedì 6 novembre, data in vista della quale un sacco di motori -- metaforici e non -- si stanno già scaldando a tutte le latitudini. Profezie? No, solamente prospettive. Tra tutte però, ne basti una sola: LUI ha il football... e noi invece no. Feh!

    Grande cyber-abbraccio a tutti Voi, my Dear Friends! Come sempre, let’s be safe out there.

    Alan D.
     
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    Nessuno è mai fuggito da un cimitero-Non c'è discesa dal golgota

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    Eclisse
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    Dopo quello che leggo, non riesco ad articolare una risposta...sbav sbav
     
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  3. Io sono molti
     
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    Nessuna idea sulle ipotetiche date d'uscita?
     
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  4. Katanakid
     
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    Oddio quelle robe su magdeburg mi fanno venire le lacrime. VOGLIO LEGGERE!
     
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  5. Solomon Newton
     
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    Kurt Braden
    Alan Jericho Wolf
    Pico Division
    Darryl Eisengrad
    Kill-Fornia
    B-One
    Karl Von Dekken
    Terra delle Lacrime
    Deveroux



    Questa è la quintessenza della letteratura, non credo a quanto ho letto! :751.gif: :751.gif: :751.gif:
     
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  6. AgenteD
     
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    ...Ho la mascella slogata...resto in attesa...magari con una rilettura dei Capolavori precedenti...
     
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    C'è la possibilità che qualcuno pubblichi la Via della spada, sulla base che quanto fatto da Altieri?
     
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6 replies since 4/11/2012, 10:41   641 views
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