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McNab.02.
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Me ne sono occupato tempo fa sul blog: difficilissimo trovare un libro in grado di trasmettere paura. Quando capita (davvero raramente) è più una paura legata a cose molto reali e tangibili, che non al soprannaturale.
Ricordo per esempio che rimasi terrorizzato dalla sorella malata del terminale del protagonista di "Cimitero Vivente"; la poveretta era deformata da una patologia che al momento non ricordo. Altro che mostri!
Più ricorrente e facile da suscitare è invece il senso di condivisione-frustrazione: basta mettere i protagonisti all'angolo, in una situazione disperata. Ma occorre essere narratori molto bravi.. -
Russell Kane.
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CITAZIONE (McNab.02 @ 11/8/2009, 17:53)Me ne sono occupato tempo fa sul blog: difficilissimo trovare un libro in grado di trasmettere paura. Quando capita (davvero raramente) è più una paura legata a cose molto reali e tangibili, che non al soprannaturale.
Ricordo per esempio che rimasi terrorizzato dalla sorella malata del terminale del protagonista di "Cimitero Vivente"; la poveretta era deformata da una patologia che al momento non ricordo. Altro che mostri!
Più ricorrente e facile da suscitare è invece il senso di condivisione-frustrazione: basta mettere i protagonisti all'angolo, in una situazione disperata. Ma occorre essere narratori molto bravi.
Esatto. Si può parlare di inquietudine. Persino il cinema, un film, difficilmente fa paura. Lo spavento del mostro deforme che compare all'improvviso è una carta troppo facile da giocare. Tornando a Bad Prisma, durante la lettura a me è capitato di essere inquietato da questo passaggio di Arona:
Entra nei sogni degli adulti e terrorizza i bambini, apparendo dagli specchi e materializzandosi nelle bambole.
Ecco, questo lo trovo inquietante.
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McNab.02.
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Di Arona mi inquieta tutto ciò che scrive, perchè secondo me non è solo - non è sempre - fiction narrativa... . -
trivo.
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QUOTE (Russell Kane @ 11/8/2009, 18:03)QUOTE (McNab.02 @ 11/8/2009, 17:53)Me ne sono occupato tempo fa sul blog: difficilissimo trovare un libro in grado di trasmettere paura. Quando capita (davvero raramente) è più una paura legata a cose molto reali e tangibili, che non al soprannaturale.
Ricordo per esempio che rimasi terrorizzato dalla sorella malata del terminale del protagonista di "Cimitero Vivente"; la poveretta era deformata da una patologia che al momento non ricordo. Altro che mostri!
Più ricorrente e facile da suscitare è invece il senso di condivisione-frustrazione: basta mettere i protagonisti all'angolo, in una situazione disperata. Ma occorre essere narratori molto bravi.
Esatto. Si può parlare di inquietudine. Persino il cinema, un film, difficilmente fa paura. Lo spavento del mostro deforme che compare all'improvviso è una carta troppo facile da giocare. Tornando a Bad Prisma, durante la lettura a me è capitato di essere inquietato da questo passaggio di Arona:
Entra nei sogni degli adulti e terrorizza i bambini, apparendo dagli specchi e materializzandosi nelle bambole.
Ecco, questo lo trovo inquietante.
e molto secondo me dipende da quello che non viene detto e che la nostra fantasia ha la grazia di riempire con il peggio possa
saltare fuori
tanto per fare un esempio di inquietudine, sia Lovercract che Poe spesso invece che descrivere la fonte dell'inquietudine o l'inquietudine stessa la fanno
quasi tutta immaginare al lettore (e secondo me alcuni pezzi di lovercraft sono ragionevolmente inquietanti
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Russell Kane.
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Comincia a grandinare 
http://www.uraniamania.com/index.php?actio...codscheda=75897
Leggete i commenti.
e a seguire:
http://shamanic-journey.blogspot.com/2009/...ma-di-aavv.html
. -
il professionista.
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considerato che il lettore medio di SF detesta l'horror e tutto quello che esce dai confini( ristretti9 del ghetto fantascienza mi sembrano commenti prevedibili. Del resto mi sembra che la collana abbia ricevuto mazzate sin dall'esordio.
per la verità noto nei commenti negtivi la costante del rifiuto di tutto ciò che non rientra nella monomaniaca propensione per un genere declinato sempre alla stessa maniera... ovvero guai a chi esce da un seminato che non si sa chi abbia tracciato. Niente di nuovo.
da parte mia il piacere di aver partecipato a un progetto con tanti amici vecchi e nuovi.
che volere di più'. -
J.C. Copertino.
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CITAZIONE (Russell Kane @ 21/8/2009, 18:00)Comincia a grandinare
http://www.uraniamania.com/index.php?actio...codscheda=75897
Leggete i commenti.
e a seguire:
http://shamanic-journey.blogspot.com/2009/...ma-di-aavv.html
Visti i link e letti i commenti. Ribadisco a me Bad Prisma è più che piaciuto. Lo ritengo davvero un idea geniale oltre che ben assortito e ben scritto. Comunque... alcuni commenti possono essere dei punti di vista in "buona fede" e come tali andrebbero considerati, altri invece mi lasciano davvero perplesso. Mi chiedo se certa gente invece che andarsi a prendere un libro per intrattenersi ed eventualmente dare un parere al termine della lettura non se lo vada a spulciare con l'intento preciso di andare a cercare il pelo nell'uovo e stigmatizzare per delle oscure motivazioni che andrebbero studiate da un sociologo se non da uno psichiatra. Mi ha spaventato più di melissa il tizio che ci teneva proprio a dire che nel 76 i programmi finivano alle undici e non a mezzanotte. Ammesso che sia come dice... ma scrivere un libro non è mica un concorso per notai o un telequiz. Sono sicuro che si tratta di una specie di malattia che soprannominerei SAC (Sindrome Acuta da Critico).
bho....
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il professionista.
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concordo con Copertino... in effetti leggendo tra le righe dei commenti negativi sembra quasi che( soprattutto quello che si accanisce contro Zona Zero) che ci sia la volontà di colpireun editor e un autore che in questi ultimi anni ha cercato realmente di creare uno spazio nuovo per autori italiani facendo crescere chi già scriveva ma trovando anche nuovi elementi nel filone fantastico fuori dai soliti schemi, magari anche incoraggiando giovani autori.
però, diciamolo, ho visto anche molte ottime recenzioni in varie piattaforme internet.
lasciatemi un piccolo commento a margine sul racconto che ho scritto (che un lettore definisce senza motivazione inutile)
su quello stesso testo ho ricevuto un apprezzamento (n richiesto e sincero) da Claudia Salvatori. D'accordo è un'amica e una collega ma, in quanto professionista ( e i suoi testi lo rivelano tutti indistintamente non solo in questa occasione), non obbligata a esprimere lodi. Devo dire che mi ha enormemente lusingato.
che poi (ra tanti che comunque ringrazio)sia piaciuto anche a Cs che, per gusti e formazione, parte da posizioni diverse è ragione di doppio vanto.
sul resto dell'antologia ripeto che la soddisfazione maggiore è, come sempre in questi casi, lavorare con colleghi più o meno noti.
Bad prisma ha avuto una genesi lunga e un periodo di gestazione ancor più lungo ma alla fine siamo qua.
e chi non brinda con noi.... -
Canadair.
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Giusto una nota. Non ho letto BadPrisma, ma sto organizzando per trovarne una copia
Uno dei commentatori negativi su uraniamagazine è un perpetuo "critico" che non ha commentato bene alcun libro.. -
J.C. Copertino.
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CITAZIONE (il professionista @ 22/8/2009, 00:08)però, diciamolo, ho visto anche molte ottime recenzioni in varie piattaforme internet.
lasciatemi un piccolo commento a margine sul racconto che ho scritto (che un lettore definisce senza motivazione inutile)
su quello stesso testo ho ricevuto un apprezzamento (n richiesto e sincero) da Claudia Salvatori. D'accordo è un'amica e una collega ma, in quanto professionista ( e i suoi testi lo rivelano tutti indistintamente non solo in questa occasione), non obbligata a esprimere lodi.
Il commento sul racconto del Prof. mi era sfuggito (forse la mia mente si era rifiutata di registrarlo?) devo piuttosto dire che ovunque leggi, a prescindere dal giudizio globale positivo o negativo, mi è sembrato che tutti siano positivamente orientati verso quel racconto.
Del resto forse è un po' scortese fare un classifica dei racconti dell'antologia, ma il primo e l'ultimo dei racconti (quindi il Prof. e Claudia) sono quelli che rimangono più impressi, forse perchè sono un po' più mistici.
Anche quello di Alessio è notevole però, e fa davvero paura colpendo quindi nel segno l'obiettivo del tema.
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il professionista.
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Gracias...in effetti la nostra è stata un'opera corale, nel segno di quell'Iitalian Gothic( che non necessariamente deve svolgersi in Italia) di cui parla Sergio nella quarta...
e giusto perchè con il caldo un po' si deve anche scherzare e prendersi troppo sul serio fa male
il nostro amico Bud rivolge un saluto a tutti i denigratori di Bad Prisma
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AgenteD.
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...Cioè, il racconto di Stefano Inutile?!?!?! Ma se ha me èsembrato(magari in virtù della mia scarsa cultura cinematograifca), un "racconto" di Kurosawa? E' una vera perla, altro che inutile..
Per il resto l'antologia è molto valida e inquietante il giusto (la paura è un sentimento troppo personale, ad esempio si può svenire alla vista di un ragno...), con una nota di merito per l'originalità al nostro Russel. E comunque l'idea stessa di Melissa "filo conduttore"è di per sè molto originale e c'è spazio per un bis...
Riguardo alle critiche relative al genere, Bad Prisma mi sembra proprio un'opera di "contaminazione".... -
Russell Kane.
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Personalmente mi aspettavo tutto questo dagli estremisti, e anche di più. Del resto con SDM ne abbiamo parlato spesso e lo sapevamo. Quello che mi incuriosisce è sapere la ricetta magica di questi signori per fare il lavoro meglio di altri. O siamo come nel calcio dove ci sono 60 milioni di commissari tecnici? 
Una puntualizzazione sul mio racconto e sulla paura. Quello che ho scritto non voleva essere un racconto "de paura". Nelle mie intenzioni era una storia d'amore, certo sui generis.
Non capisco tutto l'apparato di critiche "non fa paura come nelle intenzioni degli autori". Io personalmente non volevo spaventare nessuno
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Noir c’est noir, il n’y a plus d’histoire
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Non ho ancora finito l'antologia (mi mancano giusto due-tre racconti in ordine sparso).
L'unica critica che mi permetto di fare è sull'etereogenicità dei vari racconti, cosa del resto prevedibile considerando l'elevato numero di contributi.. -
il professionista.
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alla fine se leggete la bella introduzione di Bernardi si capisce quale sia la malìa di Melissa. Danilo ha lanciato l'amo lasciando a tutti la massima libertà. il tema della ragazza che appare ai viandanti e finis cer per fagocitarli ha funzionato perfettamente. ispirazioni diverse, ma anche personalità e intenti diversi. E alla fine una certa compattezza si trova...come al solito è necessario prndere il libro e leggerlo lasciandosi alle spalle i pregiudizi....cosa che i cultori di un genere8inquesto caso il fantastico ma si potrebbe dire la stessa cosa del Giallo o persino del Western) sono un po' come dire... rigidi.
parlavo del western perchè, qualche giorno fa recuperando la mia collezione dei grandi Western Longanesi(anni 70) leggo nella posta dei lettori un indignato commento di un lettore che, cresciuto con i romanzi di zane Grey e degl iautori degli anni50 non apprezzava le sierie nuove, per quell'epoca, dove c'era troppo sesso e violenza. Non vi ricorda qualche diatriba da camera chiusa che già conosciamo?.