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haskins.
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ma insomma alla fine di libri in italiano per ignoranti non ce n'rè di bob lee a parte l'introvabile point of impact??? . -
il professionista.
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temo di no... . -
scerbanenco1986.
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Ho appena trovato mettendo in ordine gli scaffali dei libri, un romanzo di Hunter uscito sempre in Segretissimo.
Più precisamente il 30 Settembre 1990.
Si tratta di Conto alla rovescia (The day before midnight). Ricapitolando quindi, abbiamo
Segretissimo:
Una pallottola per il presidente
Conto alla rovescia
Segretissimo oro
Target scuola omidici
Ora comincio la lettura e Vi faccio sapere.. -
il professionista.
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bellissimo romanzo proveniente dalla collana Altri misteri... però non c'è Bob Lee . -
Luca Conti.
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Qui, per chi legge l'inglese, una recente e interessantissima intervista al nostro amico Hunter:
Stephen Hunter Interview
dalla quale si apprendono molte cose sul perché Hunter scrive i libri che scrive, sulla sua folle passione per le armi, sulla sua velocità di scrittura, sulla sua grande fama di critico cinematografico (attività per la quale, come forse è noto, ha anche vinto il Pulitzer).
E qui, in anteprima italiana, la mia voce su Hunter che apparirà tra poche settimane nel Dizionario delle Letterature Poliziesche (Mondadori):
HUNTER, Stephen
[25 marzo 1946, Kansas City, Missouri]
Americano. Laurea nel 1968 alla Northwestern University, poi due anni nell’esercito USA (1969-1970), quindi critico cinematografico al Baltimore Sun (1971-1996) e al Washington Post fino al 2008, anno in cui è andato in pensione. La raccolta Violent Screen raduna un certo numero di sue recensioni.
Autore di una decina di romanzi, esordisce con The Master Sniper, 1980, suspense ambientato a Londra nel 1945. James Leets, dei servizi segreti americani, apprende che i nazisti tenteranno un’ultima operazione avvalendosi del loro miglior tiratore scelto. Questo romanzo rispecchia tutta l’opera di Hunter: un succedersi di avventure movimentate nel corso delle quali pullulano vecchi combattenti, tiratori scelti e spie d’ogni tipo, come in The Day Before Midnight, 1989, The Second Saladin, 1982, The Spanish Gambit, 1985, in cui un inglese, reduce della guerra di Spagna, passa al KGB.
Da qui in avanti, Hunter concepisce una robusta serie di romanzi che gli daranno il grande successo: ambientati in epoche diverse ma tutti legati tra loro, raccontano la saga della famiglia Swagger. Point of Impact, considerato il suo capolavoro, ne è il primo volume. Sergente dei marines, Bob Lee Swagger ha partecipato alla guerra del Vietnam come tiratore scelto, prima di venir ferito e congedato nel 1975. Percettore di una misera pensione di invalidità, si ritira nel cuore delle montagne dell’Arkansas dove per vent’anni vive in una roulotte con l’unica compagnia del suo cane. Pur essendo un grande appassionato d’armi, ha giurato di non uccidere mai più. Tuttavia, a causa della RamDyne Security, un’organizzazione segreta legata alla CIA, verrà meno a quest’impegno. Contattato per testare l’efficacia di certe nuove munizioni, Bob diventa vittima di una raffinatissima macchinazione. Dopo essere stato ferito gravemente, sfugge per un pelo alle decine di poliziotti e di militari che lo credono un assassino. E dopo essersi salvato la pelle si vendicherà di chi l’ha gettato nel ginepraio. La suspense è ritmata e infallibile, e la rappresaglia di Bob denuncia di passaggio l’agire occulto di alcuni militari americani in Salvador e altrove nel mondo. Dal libro è stato tratto un recente e riuscito thriller (Shooter, 2007, di Antoine Fuqua, con Mark Wahlberg e Danny Glover).
Bob prosegue le sue avventure in Black Light, 1996. Rifugiatosi nel deserto dell’Arizona con Julie, la donna che l’ha aiutato nella precedente avventura, crede stavolta di aver davvero finito. Ma l’incontro con Russ Pewtie, giovane scrittore che gli pone delle domande imbarazzanti su suo padre, Earl Swagger (che tornerà in Hot Springs), cambia la situazione. Quest’uomo che Bob ammirava e che non ha mai davvero conosciuto era infatti un poliziotto dello stato dell’Arkansas, morto nel 1955 in uno scontro con due ladri. Bob indaga allora sui veri avvenimenti di quel giorno. Nel successivo episodio, Time to Hunt, 1998, Bob, Julie e la loro figlia Nikki vivono pacificamente in un ranch nell’Idaho, fino al giorno in cui un tiratore scelto fa risorgere un passato che Bob credeva definitivamente sepolto.
Dirty White Boys, 1994, è il racconto di un inseguimento, tema favorito di Hunter. Tre criminali evadono da un penitenziario dell’Oklahoma: il capo, Lamar Pye, è un bruto, suo cugino Odell un colossale minorato mentale e il delicato Richard Peed un pittore. Durante la loro fuga, gli «sporchi bianchi» moltiplicheranno omicidi e aggressioni. Per il violento e testardo sergente Bud Pewtie (il cui figlio Russ appariva in Black Light), uno dei poliziotti alle loro calcagna, la caccia si trasforma presto in un affare personale.
L’intreccio di Hot Springs, 2000, si svolge nel 1946 in una città dell’Arkansas sviluppatasi grazie al turismo generato dalle fonti termali. Ma le vere ricchezze della città sono i bordelli e i casino di proprietà del celebre Owney Maddox, che fa capo alla mafia di New York. Per combattere i malviventi, un nuovo procuratore che aspira alla carica di governatore ingaggia Earl Swagger, il padre di Bob, un ex-marine ed eroe della Seconda guerra mondiale, decorato a Iwo Jima. I gangster replicano e lo scontro provoca molte vittime. Mentre il procuratore medita sulla sua tattica, Swagger è ossessionato da memorie di guerra e alle prese con problemi in famiglia.
Hunter, che ha pubblicato poi lo strepitoso Pale Horse Coming, 2001 (uno dei migliori thriller degli ultimi tempi, ambientato negli anni Cinquanta nel Sud degli Stati Uniti), Havana, 2003 (Earl Swagger a Cuba), The 47th Samurai, 2007 e Night of Thunder, 2008 (nei quali torna Bob Lee), tutti romanzi della serie Swagger, ha ricevuto il premio Pulitzer nel 2005 per la sua raccolta di critiche cinematografiche Now Playing at the Valencia, 2005. Grande appassionato di armi e tiro al bersaglio, ha anche firmato la novelization di Target, il film di Arthur Penn. [LC]
BIBLIOGRAFIA ITALIANA:
Target, 1985 (Target. Scuola omicidi, 1986);
The Day Before Midnight, 1989 (Conto alla rovescia, 1989);
Point of Impact, 1993 (Una pallottola per il Presidente, 1994);
Dirty White Boys, 1994 (Dirty White Boys – Cattivi ragazzi, 1996);
Hot Springs, 2000 (Giocarsi la pelle, 2004);
Pale Horse Coming, 2001 (Il cavaliere pallido, 2005).. -
Russell Kane.
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Grazie a tutti per quanto esposto nella discussione. Mi sono appena procurato Target Scuola Omicidi e Conto Alla Rovescia. Appena arrivano li metto nelle letture da evadere, nel 2025 forse.... . -
haskins.
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cacchio ma come hai fatto a procurarli perchè io non riesco a trovare nessuno di questi libri di Hunter.. . -
theswordman.
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Complimenti a tutti per la discussione, dimostrazione di come tra appassionati si possa raggiungere un bel livello di scambio. . -
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Agli appassionati di Stephen Hunter!
Fermatevi, quando siete in autostrada, in Autogrill.
Frugate nel mucchio disordinato dei libri in offerta a 4,90 €.
Io oggi ci ho guardato abbastanza distrattamente... ma poi mi è caduto l'occhio:
"Il Cavaliere Pallido" e "Giocarsi la Pelle".
Naturalmente nuovi nuovi, prezzo di copertina 18,60 e 18,50 rispettivamente.
Non so se Hunter mi piacerà, a questo prezzo son ben disposto a provare a leggerlo, quando avrò tempo...
Messi in coda!. -
il professionista.
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da leggere assolutamente... e c'è anche il terzo da prendere in originale Havana... . -
Luca Conti.
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CITAZIONE (Hotchili @ 14/10/2008, 21:25)Non so se Hunter mi piacerà
Non so come potrà fare a non piacerti
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Ne sono convinto...
Volevo soltanto sottolineare che, anche se avessi avuto dubbi, al prezzo a cui ho avuto i due libri valeva senz'altro la pena di comprarli.
Io sono un campione di acquisti di cui, a volte, mi son pentito.
Hai mai letto, Luca, questa discussione?. -
Luca Conti.
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CITAZIONE (Hotchili @ 14/10/2008, 22:11)Hai mai letto, Luca, questa discussione?
No, mi era sfuggita, l'ho letta adesso.
Direi che abbiamo curiosamente gusti molto simili, anche e soprattutto per quanto riguarda gli autori insopportabili e il fatto che non mi piaccia per niente il fantasy
Sono d'accordissimo su Avere e non avere, che ho sempre trovato di gran lunga la cosa migliore di Hemingway, autore che a mio avviso è invecchiato moltissimo (e spero che non mi senta il mio professore di letteratura americana dell'università...) mentre alcuni suoi contemporanei che sono sempre stati considerati "minori" (ma solo perché si sporcavano le mani con la letteratura popolare), come l'Horace McCoy di cui si parlava ieri, hanno conservato un'attualità bruciante, anche e soprattutto dal punto di vista dello stile.. -
scerbanenco1986.
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Neanche "i sicari" era male dai.. . -
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CITAZIONE (Luca Conti @ 14/10/2008, 23:36)CITAZIONE (Hotchili @ 14/10/2008, 22:11)Hai mai letto, Luca, questa discussione?
No, mi era sfuggita, l'ho letta adesso.
Direi che abbiamo curiosamente gusti molto simili, anche e soprattutto per quanto riguarda gli autori insopportabili e il fatto che non mi piaccia per niente il fantasy
Sono d'accordissimo su Avere e non avere, che ho sempre trovato di gran lunga la cosa migliore di Hemingway, autore che a mio avviso è invecchiato moltissimo (e spero che non mi senta il mio professore di letteratura americana dell'università...) mentre alcuni suoi contemporanei che sono sempre stati considerati "minori" (ma solo perché si sporcavano le mani con la letteratura popolare), come l'Horace McCoy di cui si parlava ieri, hanno conservato un'attualità bruciante, anche e soprattutto dal punto di vista dello stile.
Non mi sembra strano che si abbiano gusti simili se, come capisco, condividiamo, probabilmente, età anagrafica (sigh!) e alcune esperienze giovanili..