L'uomo esterno - Recensione e commento

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  1. il professionista
     
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    CITAZIONE (Speedjoy @ 2/9/2007, 14:09)
    Prima di scrivere qualche riga sul bellissimo romanzo di Altieri mi sono riletto il giudizio del nostro Giugenna sul romanzo in questione.

    Per quanto ammiri e apprezzi i lavori di Genna, dopo le sue sperticate lodi al libro della Barbato non prendo come oro colato le sue recensioni, ma, nel caso specifico, non posso che trovarmi (quasi del tutto) d'accordo con lui.
    Non concordo sulla sua affermazione che Altieri abbia scritto "malissimo" il libro, opinione da semplice lettore e non da scrittore come è lui, però il mio concetto di scrivere bene o male si confronta di più con l'efficacia di una prosa che a un soddisfacente componimento da Accademia della Crusca, e L'UOMO ESTERNO è scritto in modo terribilmente efficace.

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    Abbiate pazienza ma non credo ai miei occhi.
    Non ho trovato la recensione di genna sull'Uomo esterno ma quello cheriferisci mi lascia abbastanza perplesso.
    per non suscitare l'ennesima salva di commentisarcastici sui difensori di Altieri, mi limitoa un'osservazione puramente personale.
    l'uomo esterno scritto malissimo'
    da vergognarsi. Queste sono affermazione da critico che non ha mai scritto un libro. ma da un collega- per giunta più giovane e che ha avuto tutto da imparare dalla strada aperta da Altieri-.
    facciamoci un mi9nimo di autocritica.
    io come scrittore ed editor per una questione di Etica professionale,non mi permetterei mai di dire che un libro di un colelgaè scritto malissimo. magari non ne parlo o sorvolo.
    Vi ripeto,non ho letto la recensione di Genna e per tanto mi devo rifare alle righe riportate. percò il senso di certe parole mi sembra inevquivocabile. "scirtto malissimo" vuoldire scritto malissimo.
    Io ci pesnerei prima disparare certi giudizi.
    La tua recensione,nuovo amico, coglie in pieno l'essenza migliore del romanzo.
    forse posso aggiungere qualche parola.
    L'uomo esterno uscì per la prima volta in Nero italiano ,collana che segnò anche il mio esordio narrativo.
    Era un romanzo un po' diverso da questo che Corbaccio ha ripubblicato. E' un peccato chei lettori non l'abbiano letto anche inquella forma percomprendere il lavoro e la fatica che Sergio ha compiuto per attualizzare il testo e inserirlo nella continuity dei suoi romanzi. la prosaè cambiata ma nessuno, disegnatore oscrittore, scrive nell'arco di dieci anni alla stessa maniera.
    A me sono piaciute entrambe le versioni. Di fatto L'uomo esternofu uno dei primi tentivi riuscitidi scrivere un thriller italiano come oggi lo intendiamo.
    il mio peril sangue versatoè un romanzo da esordiente con una buona dose di ingenuità- anche linguistiche lo ammetto- a me piace ricordarlo così. Non credo che potrei attualizzarlo perchè sarebbe da cambiare molto.
    C'è una cosa che mi fa piacere ricordare(oltre le recensioni di Pachciano e di Oreste del Buonoche erano positive e conservo gelosamente).

    poco dopo l'uscita mi telfonò a casa un signore con la voce cavernosa. Aveva letto il mio libro. Gli era piaciuto. Mi diede qualche consiglio ma con una cortesia euna signorilità chemi colpirono.
    Era uno scirttore affermato. Eppure aveva sentio la necessità di chiamarmi per incoraggiarmi.
    Non lo dimenticherò mai.
    Si chiamava Sergio Altieri.


     
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29 replies since 26/6/2006, 08:40   1376 views
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