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McNab.02.
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Grazie Crash, soprattutto per il consiglio sincero!
So bene che il genere supereroistico è pieno di clichet assurdi (il tipico culturista in calzamaglia è, nell'immaginario collettivo, l'emblema del supereroe...)
La mia idea è quella di affrontare una tematica del genere in toni molto più "realistici" (un po' alla Heroes, ma con più riferimenti sociali). Ti faccio un esempio stupido: se esistesse un supereroe qui in Italia, quanti servizi gli dedicherebbe Studio Aperto? Avrebbe una sua pagina MySpace.
O ancora: come si porrebbero i politici davanti a dei supereroi? La sinistra li difenderebbe, in quanto "diversi", oppure li condannerebbe come simboli di uno stato di polizia?
Insomma, qualcosa del genere. Di certo non intendo scrivere di tizi alla Superman che fanno a botte con gli invasori spaziali
Però è dura.
Sono già avanti (pagina 130), ma è un lavoro duro da gestire e, forse, indigesto a molti. Ho visto che a breve uscirà anche da noi un romanzo supereroistico che all'estero ha venduto benissimo (Presto sarò invincibile, di Austin Grossman). Sono curioso di vedere com'è...
Detto questo, grazie ancora per l'augurio che mi hai fatto. Lo apprezzo moltissimo!.